Estinguere il mutuo o investire la liquidità? Una domanda che merita una riflessione attenta
di Enrico Zuccato | pubblicato il 4 agosto 2025
Capita spesso che un cliente mi chieda se, avendo a disposizione della liquidità, abbia senso estinguere anticipatamente il mutuo oppure mantenerlo e valutare soluzioni di investimento. Si tratta di una domanda più che legittima, ma che non ha una risposta uguale per tutti.
Ogni scelta dipende da almeno tre elementi: il costo del mutuo, l’orizzonte temporale e gli obiettivi personali.
1. Il costo del mutuo
Chi ha sottoscritto un mutuo negli anni passati, magari a tasso fisso intorno all’1%, oggi si trova con un debito a condizioni molto vantaggiose. In questo caso, estinguere anticipatamente può non essere la scelta più efficiente: si rinuncerebbe a una liquidità che potrebbe essere impiegata meglio altrove, in cambio di un risparmio su interessi molto contenuti.
Diverso è il caso di chi ha un mutuo a tasso variabile contratto in anni più recenti, con un interesse che oggi può superare il 4%. In queste situazioni, ha certamente senso valutare con maggiore attenzione se ridurre o chiudere il debito, soprattutto se il peso della rata è significativo sul bilancio familiare.
2. La destinazione della liquidità
Estinguere un mutuo significa ridurre il debito, ma non si tratta di un investimento. È una scelta prudente, che può dare maggiore serenità, ma che blocca una parte del capitale in un bene illiquido come la casa.
Investire la liquidità, invece, significa darle un’opportunità di crescita, attraverso strumenti diversificati, con un orizzonte temporale adeguato e una gestione consapevole del rischio. Se il rendimento atteso è superiore al costo del mutuo, mantenere il debito può risultare una scelta finanziariamente più efficiente.
3. La componente personale ed emotiva
Alcune persone preferiscono non avere debiti e trovano grande tranquillità nell’estinzione del mutuo. Altre, più orientate alla crescita patrimoniale, considerano il mutuo un debito “buono”, che può essere mantenuto in parallelo a una gestione attiva e strategica della liquidità.
Un esempio reale
Un cliente con un mutuo residuo di 90.000 euro al 1,5% e una disponibilità liquida di 100.000 euro ha scelto di non estinguere il debito, ma di investire gradualmente con un approccio prudente e ben diversificato. Dopo tre anni, il rendimento netto ottenuto è stato superiore al costo del finanziamento e la famiglia ha potuto mantenere una quota di liquidità a disposizione per eventuali necessità.
In conclusione
Estinguere il mutuo o mantenere la liquidità e investirla non è una scelta giusta o sbagliata in assoluto. È una valutazione che va fatta con metodo, tenendo conto dei numeri, ma anche delle proprie esigenze personali, familiari e patrimoniali.
Se stai riflettendo su questo tema, possiamo parlarne insieme: analizzare le alternative, simulare alcuni scenari e trovare la soluzione più adatta alla tua situazione.