La quota di legittima e la disponibile: un passo cruciale nella pianificazione successoria
di Enrico Zuccato | pubblicato il 29 giugno 2024
La quota di legittima è una parte dell'eredità che, secondo la legge italiana, è riservata agli eredi designati come "legittimari", mentre la "disponibile" rappresenta la parte che non è soggetta a vincoli o azioni restrittive. Tutto sembra, quindi, piuttosto semplice, ma in realtà non è cosi!
Prima di tutto cerchiamo di capire chi sono i legittimari: si tratta di quei parenti che, per legge, hanno diritto a una parte dell'eredità, indipendentemente dalla volontà del defunto. Questi includono il coniuge, i figli e, in mancanza di questi, gli ascendenti.
Questi soggetti sono beneficiari della quota legittima che, in via generale, dovrebbe riguardare il patrimonio presenta al momento del decesso. Tuttavia, l'entità di tale quota può essere influenzata da alcuni eventi messi in atto dal defunto in vita (es: donazione diretta), andando a innescare una serie di azioni da parte degli eredi una volta venuti a conoscenza di questi atti. Vediamo quali azioni possono attivare gli eredil
Le tutele per i legittimari
Il legislatore italiano ha previsto tre tipi di azioni legali per proteggere i legittimari e la loro quota di legittima:
1. Azione di riduzione in senso stretto: un legittimario può agire in giudizio per ridurre una disposizione testamentaria o una donazione che eccede la quota disponibile.
2. Azione di restituzione contro i beneficiari delle disposizioni ridotte: questa azione permette di richiedere la restituzione dei beni donati in eccesso.
3. Azione di restituzione contro i terzi acquirenti: i legittimari possono anche richiedere la restituzione del beni donati a terzi.
Ovviamente tutte e tre le azioni richiedono dovuti approfondimenti, per evitare di lasciare delle dispute familiari o delle situazioni che possano compromettere rapporti all'interno della famiglia.
Come calcolare la legittima e conoscere il vero lascito agli eredi?
Se intendi pianificare la tua successione in modo corretto devi anche conoscere il metodo di calcolo della quota di legittima. Questo ti consentirà di valutare attentamente tutte le azioni che deciderai di intraprendere.
1. Formare il "relictum": la prima operazione coinvolge la raccolta di tutti i beni lasciati dal defunto al momento della sua morte. Questo include il calcolo del loro valore, ma esclude i diritti che si estinguono automaticamente con la morte o che comportano condizioni risolutive.
2. Detrazione dei debiti: una volta calcolato il relictum, è necessario sottrarre debiti ereditari, come le spese funerarie e debiti lasciati dal defunto. Questa operazione è puramente matematica, e non include legati o obbligazioni morali.
3. Considerare le donazioni: in Italia, i debiti ereditari si sottraggono solo dal relictum, non dal relictum aumentato delle donazioni. Ciò significa che, sei debiti ereditari azzerano il relictum, la quota di legittima si calcola solo sulle donazioni fatte in vita.
4. Riunire le donazioni: dopo aver ottenuto un "relictum netto", è necessario aggiungere tutte le donazioni fatte in vita dal defunto. Questo include anche le donazioni soggette a "collazione" e "imputazione", poiché Il calcolo della legittima mira a garantire che i legittimari non siano danneggiati.
5. Calcolare le quote per i legittimari: alla fine di tutte queste operazioni, puoi determinare il valore patrimoniale su cui basare il calcolo delle quote riservate a ciascun legittimario Ricorda che ogni legittimario deve considerare le donazioni e i legati di cui è stato beneficiato, a meno che non sia stato dispensato da quest'obbligo.
In conclusione, prima di prendere delle decisioni che potrebbe compromettere i rapporto familiari, non tutelare nel modo giusto i soggetti più deboli e non corrispondere alla tua reale volontà, pianifica in modo corretto la tua successione, in modo da svolgere le azioni che ti conducano all'obiettivo desiderato.
La quota di legittima
Fonte: Studio Legale Castagna