Chi si prenderà cura di mio figlio? La legge del dopo di noi: il Trust

La legge Dopo di Noi, ovvero la legge n. 112/2016, entrata in vigore il 25 giugno 2016, è stata emanata per favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave.

“Chi si prenderà cura di mio figlio?Chi lo accompagnerà nella routine quotidiana?

 Queste le domande che i genitori preoccupati si fanno in merito al futuro dei loro figli.

Grazie alla struttura contrattuale del trust la famiglia può pre-organizzare, prima che sia troppo tardi, la soluzione più opportuna alla propria situazione. Alle famiglie viene offerto un ventaglio di possibilità e il diritto di scegliere. Il tutto verrà applicato dal trustee senza più bisogno di autorizzazioni da parte di un giudice.

Si tratta di un progetto proiettato al futuro, in cui i genitori dettano, nell’atto di trust,  le regole che vogliono siano seguite per la cura e l’assistenza del loro figlio disabile: regole che il Trustee si obbliga a seguire, sotto sorveglianza di un altro soggetto, denominato Guardiano. La legge del Dopo di noi prevede la destinazione di beni mobiliari o immobiliari da parte di un familiare o di altri soggetti a vantaggio di uno o più beneficiari gravemente disabili, con lo scopo, attraverso l’ amministrazione di un trustee, di realizzare un programma su misura alle esigenze del disabile garantendo la migliore qualità di vita possibile.

Il trust “dopo di noi” è uno strumento giuridico che offre significativi vantaggi fiscali sia a favore del soggetto ricevente sia ai donatori, in particolare:

- Qualsiasi trasferimento in trust di beni per causa di morte sarà esonerato dal pagamento dell’imposta di successione-donazione e dal bollo;

- I trasferimenti effettuati dai privati potranno essere deducibili nella misura massima del 20 % del reddito imponibile e di 100.000 euro annui;

- Per i premi assicurativi presenti in trust sul rischio di morte finalizzato alla tutela delle persone con disabilità grave accertata l’importo che sarà possibile detrarre dalle tasse passa da 530 a 750 euro.

Il trust “dopo di noi” può beneficiare del finanziamento previsto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso il “Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare” che può vantare una una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni annui a decorrere dal 2018.

I requisiti di un trust per poter beneficiare delle agevolazioni e dei finanziamenti previsti riguardano in particolar modo:

- Le finalità espresse nell’atto istitutivo che devono essere sempre a favore della qualità della vita del beneficiario disabile;

- Deve essere individuato, nella figura del trustee, il soggetto autonomo con poteri discrezionali, unico responsabile della gestione del trust;

- La durata e scadenza del trust deve coincidere con la data di morte del beneficiario disabile.

Oltre al trust la legge del dopo presenta tra i suoi possibili strumenti giuridici anche il contratto di affidamento fiduciario, con il quale un soggetto - l'affidante fiduciario - concorda con un altro soggetto - l'affidatario fiduciario - di destinare i “beni affidati” a vantaggio di uno o più soggetti, in forza di un programma, la cui attuazione è assegnata all'affidatario fiduciario che ne assume l'impegno. Al termine del programma, i beneficiari riceveranno i beni liberi da vincoli.

E’ importante tenere in considerazione che il Trust va plasmato secondo le diversissime esigenze di ognuno, tenendo conto delle situazioni sociali, mediche,patrimoniali e delle necessità che possono maturare nel tempo. Può avere molte altre finalità oltre a quella citata ( garantire la continuità di un patrimonio, garantire il passaggio generazionale di un azienda, costituire un patrimonio separato, conferire le quote aziendali con beneficiari i figli minorenni, ecc ecc…). Importanti elementi da considerare sono il come e quando costituirlo e i costi di istituzione e mantenimento .

Gli strumenti del dopo di noi possono risultare complessi se affrontati da soli e senza avere il giusto contesto particolare di ogni singola storia familiare. Per questo risulta fondamentale una figura che possa essere una guida in mezzo a tanto caos.

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Enrico Zuccato

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 13371 del 04/12/2001.
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