I tuoi depositi bancari sono garantiti?

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) è un consorzio cui aderiscono tutte le banche italiane con lo scopo di tutelare i piccoli risparmiatori in caso di default di un istituto di credito o in caso di grave crisi finanziaria. I tuoi depositi dovrebbero essere garantiti proprio da questo Fondo, le cui risorse, necessarie per gli interventi, sono messe a disposizione dalle banche aderenti.

Il FITD garantisce i depositi bancari in caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente, fino a 100.000 euro per depositante. Nel caso in cui un depositante avesse più depositi intestati presso la stessa banca, i conti sarebbero cumulati e sull’importo complessivo si applicherebbe il limite di garanzia di 100.000 euro.

Facciamo un esempio pratico.

Il sig. Rossi è intestatario di 2 conti presso la banca A, uno con saldo di 70.000 euro e l’altro di 50.000 euro, con un credito complessivo di 120.000 euro. In caso di liquidazione coatta della banca gli sarà riconosciuta una somma massima di 100.000 euro.

 

Nel caso di conti cointestati, il relativo saldo è attribuito a ciascun cointestatario in parti uguali. Perciò, per un deposito di 100.000 euro intestato a 2 persone ogni intestatario riceverà 50.000 euro; per un deposito di 300.000 euro, invece, ogni intestatario riceverà 100.000 euro.

 

E’ necessario quindi suddividere l’importo tra più banche?

Se hai più di 100.000€ di risparmi e si tratta di denaro che ti servirà a breve, può essere utile tutelarsi suddividendo l'importo in più banche.

Nel caso in cui, invece, si tratti di risparmi di cui non hai bisogno nell’immediato per soddisfare una o più tue specifiche necessità, esistono diverse soluzioni che fanno tutte riferimento alla pianificazione finanziaria. Nel momento in cui individuerai i tuoi personali obiettivi, si tratterà di definire un corretto orizzonte temporale per ciascuno di essi e definire gli strumenti più congrui a ciascun progetto.

 

È giusto citare però l’esistenza di un altro strumento di risoluzione delle crisi bancarie denominato “Bail-in” (letteralmente salvataggio interno). Sottoporre una banca a risoluzione significa avviare un processo di ristrutturazione gestito da autorità indipendenti – le Autorità di Risoluzione (in Italia è la Banca d’Italia) - che dispongono la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a ripristinare un'adeguata capitalizzazione e a mantenere la fiducia del mercato.

Se Banca d’Italia decide di attivare il Bail-in, l’intervento dei risparmiatori coinvolti nel salvataggio della banca, seguirà una gerarchia precisa.  Gli strumenti utilizzati saranno nell’ordine:

  1. Azioni e strumenti di capitale
  2. Titoli subordinati
  3. Obbligazioni e altre passività ammissibili
  4. Depositi eccedenti i 100.000 euro di persone fisiche e Pmi. 

 

Quali sono i rischi di lasciare troppa liquidità sui conti correnti?

1) I dati del bilancio del FITD dimostrano che le risorse a disposizione sono davvero limitate pertanto in una situazione economica di forte stress non possiamo affidarci senza nessuna garanzia assoluta al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi;

2) Il potere erosivo dell’inflazione;

3) La perdita dei benefici di altri strumenti di risparmio e investimento.

 

Per tutelare in maniera efficace i tuoi risparmi quindi servono: metodo, pazienza e disciplina. 

Ogni cosa ha il suo tempo, e come non mangi le noci mentre sono ancora acerbe o le castagne quando sono ancora chiuse nei ricci, se decidi di investire non devi avere la pretesa di raggiungere il tuo obiettivo prima del tempo debito. Come ti affideresti ad un dentista per il tuo mal di denti, affidati ad un consulente che ti sappia accompagnare nella gestione dei tuoi risparmi e verso la realizzazione dei tuoi progetti.

 

 

 

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Enrico Zuccato

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 13371 del 04/12/2001.
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