3 errori frequenti da evitare negli investimenti

Chi lascia i soldi fermi sul conto corrente, non solo rinuncia ad eventuali rendimenti, ma lascia il patrimonio in balìa di costi fissi e inflazione. Lasciare una grande somma di denaro sul conto sappiamo non essere mai una buona idea. Meglio investire quindi, facendo però attenzione a non commettere alcuni errori, comuni nell’approccio fai da te e nella gestione del proprio denaro, che possono costare caro e a cui bisogna fare attenzione. 

Molti sono infatti, i comportamenti scorretti che possono essere causati da un approccio condizionato dall’emotività oppure che derivano da credenze popolari, tra questi:


1) Dare troppa rilevanza agli immobili: le case rappresentano i due terzi della ricchezza delle famiglie italiane (fonte Banca d’Italia – La ricchezza delle famiglie italiane) ma contrariamente a ciò che si crede il loro valore spesso non difende dall’inflazione. Gli immobili sono soggetti a imposte significative, richiedono spese costanti di manutenzione e gestione e la loro compravendita comprende costi nell’ordine del 4 - 5 % contro lo 0,1 – 0,2% di un investimento diretto in titoli. 

 

2) Non rispettare il corretto orizzonte temporale: spesso le famiglie italiane, spinte dalla ricerca di qualcosa di “sicuro”, investono in strumenti di breve termine come i Conti di Deposito, anche per soddisfare esigenze di medio-lungo periodo. 

 

3) Errori di timing: anche quando investono in prodotti finanziari coerenti con gli obiettivi di lungo termine, le famiglie non ne traggono i benefici potenziali perché tendono ad entrare nel mercato quando questo è già salito da tempo e a vendere quando è ai valori minimi. 

 

Quali le soluzioni per evitare di incappare in questi errori? 

Esistono delle regole che, se rispettate in modo disciplinato, consentono di raggiungere i propri obiettivi con rischi controllati. 

La prima buona regola per ogni investimento, indipendentemente dalla somma in questione, è la diversificazione, ovvero bisognerebbe considerare più strumenti finanziari, diversi tra loro: così facendo non si accuseranno le perdite sull’intero portafoglio. Diversificare, anche per aree geografiche, risulta essere il primo modo per contrastare la volatilità dei mercati. 

 

Inoltre, chi decide di investire, deve fissare un orizzonte temporale, preferibilmente di medio-lungo periodo, e cercare di rispettarlo, tenendo in considerazione che il portafoglio potrà subire delle flessioni temporanee legate all’inevitabile variabilità dei mercati.  L’errore da evitare è quello di vendere alle prime turbolenze dei mercati, con perdite che, probabilmente, rispettando l’orizzonte temporale fissato, si potrebbero annullare.                                                                                Nel lungo periodo un portafoglio ben diversificato di azioni rende di più di uno di obbligazioni. 

 

Infine, è necessario avere chiari i propri obiettivi di investimento, coerenti con le proprie caratteristiche personali e familiari, e mantenere la rotta per raggiungerli senza farsi distrarre dai mercati: questo è il modo perfetto per non imbattersi negli errori appena descritti e dare un maggiore valore ai propri risparmi.

 

Per questo rivolgersi ad un consulente, in grado di proporre la soluzione migliore per far crescere nel tempo il proprio portafoglio e che cerchi di limitare i rischi, è la risposta migliore! Un professionista agisce in modo continuo e disciplinato, per mantenere il livello di rischio del portafoglio in linea con il profilo dell’investitore e aiutare quest’ultimo a raggiungere i propri obiettivi di lungo periodo.                                                                                                                                             Attraverso la consulenza puoi ridurre il ruolo del caso e dell’emotività!

 

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Enrico Zuccato

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 13371 del 04/12/2001.
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