Rating ESG: come si valuta la sostenibilità?

Secondo uno studio condotto da Allianz Global Investors, il 93% dei 10.000 investitori intervistati, s’interessa alle questioni ambientali, sociali e di governance: sempre di più sono quelli che, legati ai temi sostenibili, cercano di capirne i rischi e le opportunità.

Per attestare la rilevanza di una specifica questione ESG, per la performance finanziaria di quell’asset o del suo emittente, la materialità è il criterio più congruo. Ad esempio, pensando al cambiamento climatico, tale tema risulta più materiale per una società di trasporti rispetto ad una istituzione finanziaria.

La valutazione della materialità è il punto di partenza per chi è interessato al mondo degli investimenti sostenibili in quanto permette di elaborare un profilo ESG per ogni singolo asset o emittente, da cui viene elaborato un punteggio di sostenibilità (ESG score).

Ma concretamente, in che modo si valuta la sostenibilità di un fondo?

Esistono criteri precisi: questo tipo d’investimenti si misura attraverso il rating di sostenibilità, che deriva dall’ ESG score e prende le distanze dal rating quantitativo/finanziario attribuito ai fondi.

Mediante il rating possiamo conoscere qualcosa in più riguardo l'investimento che realizza un fondo, dato che consente di:

  • aumentare la trasparenza delle caratteristiche di un fondo;
  • mette nelle condizioni di valutare un fondo in un’ottica diversa da quella meramente finanziaria, perciò aumentano le prospettive dalle quali è possibile valutarlo (trattandosi di prospettiva di sostenibilità);
  • agevola il confronto tra fondi.

A dimostrazione analizziamo brevemente 2 esempi, dove notiamo come il rating rappresenti una sintesi tra l’esposizione ai rischi ESG e la capacità di gestione degli stessi.

1) L'approccio di MSCI (Morgan Stanley Capital International, una delle principali società provider di indici e benchmark a livello mondiale).

Attraverso l'attribuzione di un punteggio di qualità generale ad un fondo (Fund ESG Quality Score), che può assumere valori compresi tra 0 (il peggior punteggio di qualità possibile) e 10 (il miglior punteggio di qualità possibile), MSCI valuta il profilo ESG di un fondo.

MSCI ha scelto di tradurre questa scala numerica in una alfabetica, un po' come si fa per i rating creditizi, suddivisa in 3 principali livelli:

  • livello “leaders” (comprende le classi di rating AA e AAA) nel caso in cui gli emittenti in cui il fondo investe tendono a mostrare una capacità di management forte o in miglioramento delle questioni ambientali, sociali e di governance. I “leader” si dimostrano anche più resilienti agli sconvolgimenti che scaturiscono da eventi connessi a fattori ESG;
  • livello “average” (BB, BBB, A) quando il fondo investe in emittenti che tendono a dimostrare una capacità di medio livello nella gestione delle questioni ESG, oppure investe in un mix di emittenti, sia con una valutazione di gestione dei rischi ESG sopra la media, sia con una valutazione sotto la media;
  • livello “laggard” (CCC e B) quando il portafoglio del fondo è esposto verso società che si dimostrano inadeguati ad affrontare e gestire i rischi ESG, o addirittura verso emittenti che mostrano un deterioramento, peggioramento delle loro capacità di gestione dei rischi ESG.

Questo punteggio deriva dalla sintesi di un punteggio ambientale, di un punteggio sociale e di un “governance score” a loro volta derivanti dall'aggregazione dei punteggi di qualità ESG degli holdings.

MSCI, oltre ad elaborare un’analisi del posizionamento di un fondo nell’ambito del peer group (confronto tra le performance di fondi simili) sotto il profilo di una generale valutazione di qualità ESG, esamina anche il suo posizionamento (nella stessa prospettiva) a livello globale e lo indica come «Global Percentile Rank».


Fonte: MSCI - https://www.msci.com/esg-fund-ratings

2) Per comprendere meglio in che modo può essere misurata la sostenibilità guardiamo ad un altro esempio, il Morningstar Sustainability Rating che ha sempre lo scopo di valutare la performance di fondi ed etf attraverso un’analisi ESG (fondata su aspetti ambientali, sociali e di governance).

Il rating si basa su un indicatore chiave, l'ESG risk rating, calcolato da Sustainalytics, leader globale nella ricerca e nei rating ESG. L'ESG risk rating (la cui scala che va da 0 a 100) valuta in quale misura il valore economico di un'azienda potrebbe essere a rischio a causa di fattori legati all'ambiente, alla sfera sociale o al governo dell’impresa. Si tratta del cosiddetto “rischio non gestito” che si ottiene, una volta dedotta dall’esposizione totali ai rischi, la parte che l’azienda sta effettivamente gestendo.

Il processo di assegnazione del rating ESG del fondo da parte di Morningstar è suddivisibile in 2 fasi:

A) inizia con il calcolo dell’Historical portfolio sustainability score (punteggio storico di sostenibilità del portafoglio). Si tratta di una media ponderata del punteggio di ESG risk rating da esso conseguito, negli ultimi 12 mesi.

B) il Morningstar Sustainability Rating viene assegnato all’interno delle global category di Morningstar: i fondi vengono confrontati con altri fondi simili della stessa categoria Morningstar e ordinati in cinque gruppi, distribuiti in base al punteggio storico di sostenibilità del portafoglio di Morningstar.

Morningstar attribuisce un Rating ESG attraverso una scala crescente che va da 1 a 5 globi: l’assegnazione di 5 globi ai fondi più sostenibili, cioè quelli con il minor livello di ESG risk (rischio non gestito).


Fonte: Sustainalytics a Morningstar company - https://www.sustainalytics.com/esg-investing-news/morningstar-sustainability-ratings-now-available-to-individual-investors-globally/


Il Morning Sustainability Rating permette quindi di valutare i rischi ESG di un fondo rispetto ai concorrenti; viene aggiornato una volta al mese in base ai portafogli più recenti e delle analisi sui singoli titoli.

Gli investitori dunque, attraverso il rating ESG, possono fare confronti tra gruppi omogenei di fondi e scegliere quelli più sostenibili: orientare le scelte d’investimento in base ai propri obiettivi finanziari nel rispetto della sostenibilità.



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Enrico Zuccato

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