La pensione di Giovanna
di Enrico Zuccato | pubblicato il 15 dicembre 2020
Quasi un italiano su due (il 46%), secondo il Sole 24 Ore, dichiara di essere preoccupato riguardo la propria pensione per il timore
sempre maggiore che quella statale non possa risultare sufficiente a mantenere lo stesso stile di vita.
Per quale motivo?
Perché la loro futura pensione non sarà più rapportata alla media delle ultime retribuzioni/redditi ma si baserà sui contributi versati
rendendo l’assegno mensile molto più magro!
Prendiamo ad esempio il caso di Giovanna, architetto di 46 anni e mia cliente da ormai diverso tempo, che condividendo la
preoccupazione di molti suoi coetanei, mi ha chiesto un aiuto per organizzare i propri risparmi in vista della pensione.
Insieme, tramite il software Epheso del Sole 24 Ore, abbiamo inserito i seguenti parametri relativi alla sua personale situazione:
20 anni di carriera alle spalle, 50.000 euro di reddito netto annuo e 65 anni, ovvero l’età prevista della pensione.
Il suo tasso di sostituzione, in altre parole il rapporto tra la prima rata di pensione e l’ultimo reddito (o stipendio per i lavoratori
dipendenti), risulta essere del 40,8 %.
Al fine di eliminare le sue preoccupazioni abbiamo elaborato un piano di risparmio che le consenta di ridurre sensibilmente il gap e
al contempo usufruire di importanti benefici fiscali riservati agli aderenti alle forme di previdenza complementare.
Iniziare presto è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti.
Vorresti sapere qualcosa di più a riguardo?
#enricozuccatofinancialadvisor