Come proteggere il proprio patrimonio e i propri cari?
di Enrico Zuccato | pubblicato il 2 novembre 2020
Decessi nell’anno 2017 | Testamenti pubblicati nel 2018 | Percentuale | |
Nord | 300.938 | 38.151 | 12,68% |
Centro | 133.710 | 13.530 | 10,12% |
Sud | 143.282 | 16.977 | 11,85% |
Isole | 71.131 | 10.938 | 15,38% |
Totale Italia | 649.061 | 79.596 | 12,26% |
Secondo i dati ISTAT e quelli del Ministero della Giustizia del 2019, in Italia solamente il 12,26% delle persone avrebbe pubblicato un testamento. Nonostante si tratti dello strumento principale per la pianificazione successoria, molti ignorano o rinviano l’uso del testamento per scarsa informazione o per scaramanzia.
Diversi sono gli esempi concreti che esplicitano i problemi che la mancanza di esso e di un’adeguata pianificazione successoria hanno prodotto. Tra questi, famoso è il caso di Lucio Dalla, il quale non realizzando un proprio testamento, a seguito della morte, consegnò il proprio patrimonio ai cinque cugini, suoi parenti di grado più vicino, escludendo in questo modo il compagno. Se il cantante si fosse preoccupato di redigere un documento, avrebbe potuto dichiarare erede universale il convivente.
In Italia sono molte le problematiche legate alla normativa vigente, decisamente obsoleta in quanto risalente al 1942, la quale, infatti, non tiene conto dei cambiamenti sociali e della famiglia degli ultimi anni. Basti pensare alle convivenze etero e omosessuali, alla presenza di figli della coppia oppure avuti da precedenti unioni, le problematiche legate a separazioni e divorzi, la protezione dei figli con disabilità.
Sono delicati anche i passaggi generazionali in azienda, o la necessità di beneficiare “qualcuno” della famiglia o un terzo in modo superiore agli altri aventi diritto.
La pianificazione successoria consiste in una serie di strategie e strumenti (testamento, polizza, vincolo di destinazione, ecc.) che garantiscono la possibilità di decidere come e a chi destinare i propri beni, ottimizzare la fiscalità ed evitare gravosi oneri a carico degli eredi.
In caso di patrimoni elevati è opportuno valutare il possibile impiego di strumenti come il patto di famiglia, il trust o le donazioni.
La questione risulta alquanto complessa, pertanto affidarsi ad un esperto consente di gestire il proprio patrimonio in vista di una pianificazione successoria personalizzata. È fondamentale decidere consapevolmente del proprio denaro e stabilire in che misura questo spetterà agli eredi, per tutelare al meglio la propria famiglia.
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